Pokébiologia di montagna: dalla valle alla cima

By Bandkrook. Tradotto da oizys.
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Introduzione

Ciao a tutti e bentrovati a questo nuovo appuntamento di Pokébiologia! Il sottoscritto, Bandkrook, vi accompagnerà ancora una volta alla scoperta di questo percorso! Come abbiamo già visto in alcuni degli scorsi articoli, ad esempio Pokémon Marine Biology e Pokébiologia: Deserti, i Pokémon abitano tutto l'oceano, dalle coste limpide e cristalline all'abisso più profondo e oscuro, e attraversano i vasti deserti del mondo Pokémon. Il soggetto di studio per questo articolo sarà la montagna! Le montagne non sono altro che degli enormi ammassi di terra e roccia, formati solitamente dalla convergenza delle placche tettoniche terrestri. Alcuni studi condotti sul Monte Corona hanno confermato che è proprio così che è andata a formarsi la gigantesca catena montuosa che divide in due la regione di Sinnoh. Le montagne possono formarsi anche con l'attività vulcanica: quando la lava erutta sulla superficie, si raffredda e infine si solidifica, andando a costituire dei picchi come il Monte Ostile e il Monte Camino.

La montagna è davvero unica in termini di flora e fauna. L'ecosistema è segmentato e suddiviso in base all'altitudine. Un certo insieme di Pokémon tenderà ad abitare uno solo dei segmenti della montagna, in quanto le condizioni più in alto e più in basso di quel segmento risulterebbero inospitali per la sua specie. Questo fenomeno di ecosistemi stratificati è chiamato zonazione altitudinale. Nel corso dell'articolo, copriremo i cinque principali ecosistemi presenti nelle regioni montuose: la foresta temperata, la foresta decidua, la foresta boreale o taiga, la tundra e infine il deserto freddo.

Mountain Biology artwork

Art by Zephyri.

Foresta temperata

Quando iniziamo la nostra scalata su questo bioma, la prima cosa che incontriamo è la foresta temperata. Qui la temperatura media è di 29 °C, la vegetazione è alta e composta da boschi di latifoglie, e l'umidità è medio-alta.

Emolga

Emolga

La popolarità di Emolga potrebbe essere dovuta al suo musetto paffuto, con grandi orecchie e un piccolo corpicino che attirano gli allenatori di Pokémon più giovani, in particolare le classi Pupa/Teenager e Lady. Emolga ha così tanto successo nella regione di Unima che la "beltà splendente" Camelia, la Capopalestra di Sciroccopoli, ne usa addirittura due! Ma ciò che lo rende così celebre tra gli scienziati è la sua capacità di planare. Emolga è un mammifero, e non sono rari i casi di mammiferi volanti: basti pensare alle famiglie di Zubat e di Noibat. Tuttavia, al contrario di questi Pokémon pipistrello, Emolga non è in grado di mantenersi in aria grazie al volo battente, ma soltanto con il volo planato e librato. Il volo battente sfrutta i muscoli di un Pokémon per generare una forza aerodinamica che produce un sollevamento e una spinta. Questo gli consente di volare anche in mancanza di un soffio di vento. D'altra parte, il volo planato e quello librato si affidano a fattori esterni, come la presenza di correnti d'aria su cui librarsi o la possibilità di lanciarsi da un'altitudine elevata per poi planare. Ciò che consente a Emolga di librarsi e planare è una struttura chiamata patagio. Questa struttura membranosa si estende dai polsi di Emolga lungo il resto del suo corpo, fino alle caviglie, e assieme alla sua coda gli conferisce una planata stabile e gli consente di atterrare sui rami degli alberi.

Dato che il volo di Emolga non è battente, non può planare su lunghe distanze. Ciò nonostante, durante il combattimento, Emolga riesce a librarsi in aria per molto tempo. Come fa dunque a rimanere in volo senza mai sbattere il suo patagio? Alcune ricerche condotte su Emolga hanno scoperto che sfrutta l'energia elettrica che immagazzina nelle sue guance. Quando riceve attacchi di tipo Elettro, siano essi da parte dei compagni di squadra o degli avversari, se sfrutta la sua abilità Elettrorapid, Emolga può planare più velocemente e per periodi di tempo ancora più lunghi!

Molti scienziati hanno formulato delle ipotesi sul perché Emolga si sia evoluto nella forma di uno scoiattolo volante anziché in un normale scoiattolo come Skwovet. Alcuni sostengono che il motivo sia legato all'efficienza energetica, in particolare nella ricerca di cibo. In questa maniera, Emolga può semplicemente planare da un albero all'altro anziché dover continuamente scendere e risalire sui tronchi. Questo fa sì che possa coprire un'area più vasta della foresta in un tempo minore rispetto agli altri scoiattoli. I Pokémon come Skwovet dovrebbero arrischiarsi in pericolosi salti da un ramo all'altro, e in caso di errori ne resterebbero feriti, oltre che vulnerabili ai loro predatori naturali come Thievul e Linoone di Galar. Altri scienziati pensano che si tratti di un meccanismo per sfuggire ai predatori. Se un Linoone di Galar dovesse riuscire ad arrampicarsi su un albero e a tendergli un'imboscata, Emolga potrà semplicemente planare verso un altro albero dove nascondersi. Quando si libra nell'aria, Emolga spaventa anche i Pokémon uccello con le sue scariche elettriche, riuscendo quindi a sottrargli le prede di tipo Coleottero. Il patagio, inoltre, consente a Emolga di cambiare posizione in volo se ha calcolato male un salto; infatti, può estendere il patagio e rallentare per sfuggire ai predatori in sicurezza, evitando di atterrare con troppa forza su un albero.

Foresta decidua

Spostiamoci verso la prossima zona, dove ci ritroviamo circondati da alberi alti, vegetazione di latifoglie e umidità media. La temperatura di questa zona si aggira intorno ai 15 °C. Qui gli alberi sono caducifogli, il che significa che fioriscono in primavera, restano verdi per tutta l'estate, mentre d'autunno le loro foglie si dipingono di rosso, arancio e giallo e iniziano a cadere. Infine, durante l'inverno, gli alberi restano spogli e ricominciano il ciclo da capo.

Decidueye

Decidueye

Decidueye è il predatore dominante di questo bioma, ovvero si trova in cima alla catena alimentare e non ha predatori naturali. Le sue incredibili caratteristiche lo rendono il cacciatore migliore della foresta. La sua vista, le sue zampe artigliate, il suo becco e il suo mantello, messi assieme, culminano in un predatore silenzioso e mortale. Decidueye ama dare la caccia ai roditori, inseguendoli e intrappolandoli con la sua mossa caratteristica, Cucitura d'Ombra. Atterrando la sua preda con le frecce piumate, Decidueye si assicura ancora prima di raggiungerla che non possa più scappare. Non lasciatevi ingannare dai suoi tratti minacciosi, però. Se viene colto di sorpresa, Decidueye diventa molto goffo e potrebbe cadere dal ramo su cui è posato. Questo ci dimostra che anche i cacciatori più micidiali hanno i loro punti deboli!

L'adattamento più impressionante di Decidueye è senza dubbio la sua vista. I suoi occhi sono grandi e frontali e danno a Decidueye un'ampia visione binoculare (cioè la capacità di vedere un oggetto con entrambi gli occhi contemporaneamente). Questo significa che Decidueye percepisce la profondità e le distanze in modo simile agli umani. I suoi occhi sono così ben sviluppati che non sono bulbi oculari, bensì dei veri e propri tubi allungati. Questi tubi sono formati da cellule a forma di bastoncino, chiamate appunto "bastoncelli". Questo tipo di cellule fa passare più luce e consente quindi a Decidueye di vedere più lontano. Per questo motivo, Decidueye non può roteare gli occhi o muoverli in alcun modo; può guardare solamente dritto davanti a sé. Ma compensa a questo difetto con la capacità di ruotare la propria testa fino a 270 gradi, verso destra, verso sinistra e addirittura quasi a testa in giù!

Veniamo ora al becco di Decidueye. È corto e ricurvo, in maniera da lasciargli il campo visivo libero. È estremamente affilato e robusto, quindi è perfetto per dilaniare la sua preda preferita: i roditori. Pokémon come Rattata di Alola, Bidoof e Minccino sono tra i pasti preferiti di Decidueye, anche se gli costa più fatica dargli la caccia senza Cucitura d'Ombra, visto che sono tutti di tipo Normale. Quando li acchiappa, Decidueye usa i suoi poderosi artigli e le sue zampe muscolose per tenerli inchiodati al terreno, non potendo usare le sue frecce piumate. Dopodiché abbassa la testa, strappa gli organi della sua preda e si ciba delle sue carni.

Infine, anche il piumaggio di Decidueye e il suo cappuccio di foglie hanno subito un adattamento per aiutarlo nella caccia. Le sue piume hanno una conformazione particolare che non fa alcun rumore mentre plana nel cielo. Non hanno il bordo dritto come altri tipi di piume, ma increspato, quasi come un coltello seghettato. Quando le piume dal bordo dritto sono colpite dal vento, fanno molto rumore, mentre quelle con il bordo seghettato ammortizzano il suono e il volo risulta quindi più silenzioso. Decidueye utilizza il suo cappuccio di foglie per restare concentrato sulla preda stringendoselo attorno al viso, e lo cura lui stesso con le foglie che raccoglie dagli alberi. Il cappuccio resta verde per tutta la primavera e l'estate. I biologi hanno scoperto che durante l'autunno il cappuccio di Decidueye si colora di arancione e di giallo per camuffarsi meglio tra gli alberi. E quando arriva l'inverno e gli alberi perdono tutte le foglie, va a caccia senza cappuccio. Una piccola curiosità: la "foglia" sulla cima della testa di Decidueye non è una foglia, ma un plumicorno, chiamato anche "ciuffo". È una piuma espressiva che indica l'umore di Decidueye, per esempio se è felice, arrabbiato o impaurito.

Foresta boreale o taiga

Ci spostiamo verso il prossimo segmento, dove la primavera, l'estate e l'autunno sono molto più freddi e l'inverno diventa molto più duro. Qui la temperatura media è di -1 °C, la vegetazione è conifera (le foglie sono lunghe e sottili, a forma di ago) e l'umidità è medio-bassa.

Ursaring

Ursaring

Gli avvistamenti di Ursaring documentano che si nutre di qualsiasi cosa. Ci si aspetterebbe che un Pokémon così grosso, alto 1,80 metri per 125,8 chilogrammi, fosse un insaziabile predatore carnivoro; ma il consumo di carne costituisce solo il 10% della sua dieta. Il restante 90% è fatto di bacche, miele, funghi (il suo preferito è Foongus), insetti come Mothim e Dustox, e anche fiori! Gli artigli resistenti di Ursaring riescono a scavare anche nel terreno ghiacciato alla ricerca di radici, e le sue mandibole sono in grado di masticare perfino Pokémon duri come Seedot e Pineco. Gli Ursaring che vivono vicino agli specchi d'acqua hanno sviluppato dei denti specialmente adatti a rimuovere facilmente i gusci di crostacei come Corphish, Krabby e Clauncher. Ma il pasto preferito di Ursaring è sicuramente Seaking. Anche se compaiono solamente tra la fine dell'estate e l'inizio dell'autunno, Ursaring approfitta di questo periodo per fare baldoria. Seaking è ricco di grassi e proteine, il che spiega come mai Ursaring sia così grosso. Tuttavia, potendoli trovare solo per un breve periodo, Ursaring non può fare affidamento su Seaking per tutto l'anno ed è per questo che la sua dieta è così varia: deve compensare per tutti i grassi e le proteine di Seaking con altri cibi.

I parenti viventi più stretti di Ursaring sono Cubchoo e Beartic, mentre Pancham e Pangoro sono un po' più distanti da Teddiursa e Ursaring. E Stufful e Bewear, invece? Beh, non fanno nemmeno parte della stessa famiglia! Stufful e Bewear sono gli unici membri della famiglia degli ailuridi, mentre Ursaring, Beartic e Pangoro fanno parte della famiglia degli ursidi. Ursaring, inoltre, è l'unico urside di cui siamo a conoscenza che vada in letargo d'inverno. Durante il letargo, Ursaring riesce a riciclare le proteine del proprio corpo, evitando l'atrofia muscolare. In questo periodo, il battito cardiaco di Ursaring passa dai normali 55 ai 9 battiti al minuto, la sua temperatura corporea si abbassa di circa 2-3 gradi, e rimane in vita grazie al grasso che ha immagazzinato durante l'estate.

Tundra

Finalmente arriviamo nella zona della montagna dove non ci sono più alberi. La vegetazione si è adattata bene al gelo ed è caratterizzata da piccole piante come erbe, cespugli e muschi, che trovandosi così vicino al terreno riescono a sfuggire ai venti più forti. Qui ci sono solamente due stagioni: l'inverno e l'estate. La temperatura media è di -20 °C, e l'umidità è bassa.

Frosmoth

Frosmoth

Frosmoth ha un ruolo cruciale in un ambiente popolato dalle piccolissime forme di vegetazione tipiche della tundra. Infatti, è uno dei rarissimi impollinatori dell'ecosistema, insieme a Pokémon come Delibird. Questo ruolo è estremamente importante per la tundra, in quanto le correnti d'aria da sole non bastano a sollevare il polline dai fiori maschi e a spargerlo in ogni punto della montagna per fecondare le femmine. Frosmoth e Delibird sono attirati dai colori vivaci dei fiori e dal loro nettare. Quando consumano il nettare dei fiori, il polline si appiccica al loro corpo, e quando volano via lo spargono sulle aree della montagna dove le correnti d'aria non riescono ad arrivare, come le valli più strette. Senza questi Pokémon, la tundra come la conosciamo oggi non potrebbe esistere.

Mettiamo da parte il ruolo ecologico di Frosmoth e parliamo ora della sua biologia e morfologia. Le ali di Frosmoth sono interamente ricoperte da squame speciali che riflettono la luce fino a farle brillare, quasi accecando il nemico. La spiegazione di questo fenomeno è da ricercare nella microstruttura delle squame e risiede in un processo chiamato colore strutturale. Per spiegarlo in maniera semplice, la luce viaggia in linea retta e quando colpisce una superficie viene riflessa ad un angolo specifico. Tuttavia, quando colpisce le squame di Frosmoth, la microstruttura fa sì che la luce venga riflessa a più angoli.

Deserto freddo

Finalmente siamo arrivati sulla cima della montagna! Le temperature qui sono costantemente sotto zero, con una media di -30 °C. Le correnti d'aria sono ancora più veloci, l'unica forma di precipitazione è la neve e il clima è estremamente arido.

Cleffa

Cleffa

Lo so, lo so, chi l'avrebbe mai detto che un Pokémon così piccolo e gracile come Cleffa potesse abitare in climi estremi come sulla cima di una montagna? A quanto pare Cleffa è molto più forte quanto potreste pensare! Gli scienziati hanno formulato delle ipotesi sulla sua provenienza dallo spazio, visto che durante le piogge di meteoriti gli avvistamenti di Cleffa aumentano sensibilmente e si possono osservare mentre danzano tutta la notte in cerchio sulla cima del Picco Hokulani. Le fonti di cibo sono scarse sulla cima della montagna a causa delle basse temperature, le correnti rapide e le intense radiazioni. Ciò significa che solo poche specie di muschio sono in grado di sopravvivere, note comunemente come "muschio a cuscino". Gli scienziati reputano che si tratti di una delle poche fonti di cibo per Cleffa, che si è adattato nel corso degli anni a diventare un erbivoro. Poiché la sua massa corporea è molto bassa, ha bisogno di meno energia per sopravvivere e può passare intere settimane e addirittura mesi nutrendosi solamente di muschio e rugiada. Alcuni esemplari di Cleffa sono stati avvistati anche durante le piogge di Minior, ricoperti di polveri colorate. Gli scienziati si domandano in che cosa consisterebbe esattamente questa polvere.

Non sappiamo se Cleffa sia arrivato davvero dallo spazio, o se si tratti semplicemente di un Pokémon molto più robusto di quanto possa sembrare, ma una cosa è certa. Cleffa potrebbe essere la chiave per risolvere uno dei misteri più longevi della storia della scienza: come è nata la vita? Nel corso di molti decenni, gli scienziati non hanno mai smesso di cercare di scoprire da dove sia arrivata la vita. È stata generata da una serie di reazioni chimiche tra ossigeno, azoto, carbonio e idrogeno? Oppure magari è arrivata dallo spazio? Per sopravvivere alle condizioni estreme nello spazio, un organismo deve essere estremamente resistente: deve essere in grado di sopportare temperature bassissime, di assorbire radiazioni ad alta intensità, e deve essere capace di passare molto tempo senza cibo. Vi ricorda qualcuno?

Il problema è che le condizioni sulla cima della montagna, per quanto dure, non sono minimamente paragonabili a quelle dello spazio. La temperatura sulla cima di una montagna si aggira attorno ai -30 °C, mentre quella dello spazio è addirittura di -270 °C. Già. È molto improbabile che Cleffa possa sopravvivere nello spazio. Senza contare che il corpo di Cleffa non avrebbe modo di sopravvivere per più di qualche secondo nello spazio. Avrebbe bisogno di un modo per proteggersi dalla bassa pressione e dalle radiazioni, come fanno alcuni batteri quando si ritrovano in ambienti ostili. Questi batteri sono capaci di formare un'endospora, una struttura robusta che li protegge. Purtroppo, nessuno studio ha rilevato se Cleffa sia in grado di formare questa endospora, e anche se fosse, è poco probabile che riuscirebbe a sopravvivere alle condizioni dello spazio. Il caso di Cleffa è frustrante perché sebbene possieda i tratti necessari per sopravvivere allo spazio, in realtà non dimostra di poterlo fare davvero. Circolano voci di un esperimento segreto in cui gli scienziati sperano di spedire Cleffa nello spazio per osservare come si comporta. Per il momento, però, le sue origini rimangono un mistero.

Conclusione

La montagna è un bioma straordinario da cima a fondo, e ci mostra che anche i luoghi che pensavamo di conoscere meglio sono pieni di segreti e scoperte emozionanti! Che sia dovuto alla nostra connessione a questo ecosistema, o al modo in cui i loro abitanti riescono a sopravvivere, le montagne sicuramente sono ricche di nuovi Pokémon da scoprire e da studiare. Spero che questo articolo vi sia piaciuto, e vi aspetto per il prossimo! A presto!

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